Ciò che caratterizza questa professione è la dimensione comunitaria dell’intervento professionale: al primo posto la persona, la sua appartenenza a una comunità e le sue prospettive di partecipazione
La medicina è chiamata contemporaneamente a mantenere il suo statuto ontologico e a modificarsi sulla base di esigenze provenienti da sé stessa o dal contesto storico-sociale in cui opera. Occorre evitare la sostituzione dei fini propri della medicina con i suoi scopi
Educabilità, libertà e contingenza, sono princípi costitutivi e ispiratori dell’educatore. Le competenze progettuali si esprimono quali sintesi e convergenza di quelle etiche e pedagogiche
La vecchiaia insegna che la presa va lasciata, se il carattere deve raggiungere la sua maturità. “Consegna una consegna”: aprirsi e accogliere lo Sconosciuto
Protagonisti di un’avventura esistenziale ricca di storia da “narrare”, capaci di travasare entusiasmo per affrontare la vita: veri “produttori di relazione”
La vecchiaia non è solo un corpo e una mente meno funzionali. È anche esperienza di valori e spiritualità, con una famiglia piú capace di custodire e accompagnare
È necessaria una nuova pedagogia di approccio a questa stagione della vita che coinvolge, oltre a sé stessi, il contesto familiare e quello sociale. La vecchiaia non è solo un problema medico: vanno recuperate le dimensioni immaginarie e simboliche della persona
Si vive piú a lungo. Perciò si può e si deve cercare di vivere con una qualità della vita che garantisca il miglior benessere psichico e fisico della persona, ovvero la migliore capacità di mantenere una longevità “attiva”. Questo fa bene anche all’intera società
La persona anziana è chiamata ad attraversare in modo nuovo tutti quegli àmbiti che riempivano di senso la sua vita, imparando a leggere i cambiamenti non come penalizzazione, ma come sfida di senso personale che coinvolge anche la piú ampia comunità civile